
21 Giu APERI- TIPS: Sonno: che sfida!
Dopo Il primo incontro “Bambini Dinamici” con Beatrice Andalò, abbiamo parlato di quanto può essere difficile DORMIRE per i più piccoli.
La difficoltà nel trovare un equilibrio nel sonno dei nostri bambini è sempre più frequente e colpisce tantissime famiglie, anche la tua?
Conoscere il sonno e le sue caratteristiche rappresenta una importante risorsa per aiutare i bambini a dormire meglio.
Genitori ed educatori si trovano oggi a far fronte alle difficoltà che il bambino o la bambina sperimenta nel dormire da sol* o a gestire cambiamenti nei ritmi di sonno che sembravano precedentemente acquisiti e consolidati: bambin* che riuscivano a dormire nel proprio letto chiedono di tornare in quello di mamma e papà, o ancora, bambin* che accettavano senza grosse difficoltà i pisolini al nido ora si rifiutano mettendo in atto comportamenti di protesta.
Per favorire il sonno è importante conoscerlo in quanto addormentarsi significa soprattutto separarsi dagli adulti di riferimento sperimentando uno stato di solitudine.
Ne abbiamo parlato con Camilla. Ecco le vostre domande:
1.Quindi tranquillità = sicurezza percepita dal neonato?
La sicurezza è anche tranquillità. La tranquillità è conoscere i bisogni del bambino, cercare quindi di tenerlo al riparo dello stress proprio del genitore.
2. Laetitia chiede: è più corretto dire serenità che tranquillità quindi?
Esatto! Sicurezza, tranquillità e serenità
3. Esiste una relazione scientificamente provata tra luce blu e difficoltà di addormentamento?
Si, la melatonina viene prodotta quando la luce blu cala, la sera. La melatonina viene prodotta a partire dalla stimoli luminosi dalla retina. Nei primi mesi i bambini non producono molta melatonina, fino ai 3 mesi. Fondamentale diviene quindi la regolarità degli orari, per apprendere i ritmi circadiani.
4. mia figlia di quasi 6 mesi si addormenta solo con il seno, sia di giorno che di notte. Come posso aiutarla ad addormentarsi in modo diverso in vista dell’inserimento al nido?
Si tratta di un momento critico, il nutrimento dal seno è anche nutrimento affettivo. Essendo un fase critica sotto il profilo emotivo-cognitivo è bene dare comprensione di ciò che il bambino sta passando.
5. Marta: Ma la culla attaccata al letto può creare una discontinuità nel sonno in una piccola di 9 mesi con continui risvegli notturni?
No, la culla attaccata al letto è una delle soluzione migliori. Perché vicina ai genitori.
6. Beatrice chiede: Già nei neonati sono distinguibili diversi “tipi” di sonno e di addormentamento come negli adulti? Se sì, a partire da quale età si manifestano le possibili differenze?
Nei neonati 2 tipi di sonno, REM e profondo. Nell’addormentamento deve essere aiutato perché il sonno è “una dimensione sconosciuta”. Dal 4° mese matura la fase di addormentamento, rimane più tempo senza mangiare. Si può quindi iniziare la routine dell’addormentamento.
7. Che tipo di percorso si può intraprendere per raggiungere una continuità nel sonno, premesso che si tratti di bambini estremamente sereni.
Il percorso per l’autonomia è, in maniera sana, angoscioso. La cosa migliore è quello di riaddormentarlo dolcemente. Nel caso continuassero difficolta è utile confrontarsi con un pediatra.
8. Io ho un bimbo di 21 mesi e da un mese ha iniziato di nuovo a svegliarsi spesso la notte e a non volere tornare a letto.
Si tratta di un periodo dove esce tutta l’impotenza e insicurezza, pertanto è comune che sfoghi tutto ciò pretendendo riconoscimento per la sua maturazione.
Faremo tanti altri Aperi-Tips, proprio per poter parlare ed affrontare temi di attualità che riguardano bambin* e ragazz*.
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