La relazione educativa come dono

Marcel Mauss, uno dei padri fondatori dell’etnologia, ha pubblicato nel 1924 un Saggio sul dono divenuto nel tempo un classico della riflessione antropologica. Vi propone una riflessione su alcune dinamiche sociali incentrate sul dono. Evidenzia tre momenti di tale dinamica che si succedono e si ripetono:

  • il dare
  • il ricevere
  • contraccambiare

In pedagogia la dimensione donativa viene indicata come possibile connotazione della pratica educativa, ma si fa sempre riferimento al donare gratuito, atteggiamento che, soprattutto, l’educatore dovrebbe avere nei confronti dell’educando. Delle tre dinamiche distinte di Mauss, ci si limita alle prime due: l’educatore che dà, e l’educando che riceve. 

Proviamo a ripensare la relazione educativo-donativa, inserendo anche la dinamica del contraccambiare; questo sguardo potrà sicuramente offrirci nuove opportunità e nuovi strumenti con cui concretizzare l’intenzionalità pedagogica. Poniamo quindi come ipotesi che l’educando contraccambia: in che modo lo potrebbe fare?

In un contesto di esperienza semi- o non strutturata (vedi articolo Educatori obliqui per bambini esploratori) dando ad esempio una risposta non prevista ad uno stimolo che l’educatore ha proposto e quindi offrendo arricchimento all’educatore stesso.

Oppure, attraverso un comportamento inaspettato che obbliga l’educatore ad un rilancio della proposta che tenga conto di quel comportamento.
Se si considera la relazione educativa come situazione educativa, la dinamica del contraccambio è implicitamente sempre presente: propongo qualcosa, ricevo risposte e feed-back, reimposto il contesto di esperienza in funzione di risposte e feed-back ottenuti. Certo nel contraccambiare dell’educando – soprattutto per le fasce d’età più basse – a volte non c’è intenzionalità dell’agire, ma l’assenza di intenzionalità non nega il manifestarsi dell’agire stesso.

Winnicott, trattando della relazione madre-bambino e specificatamente dell’allattamento al seno, sostiene che la consapevolezza di dover ricambiare un qualcosa di ricevuto (in questo caso il latte materno) contribuisce a far diventare il bambino una persona. “…esperienze di questo tipo aiutano il bambino a percepire la madre come persona; solo quando questo avviene, quest’ultima può iniziare ad avanzare delle richieste in cambio di ciò che ha fornito al figlio fino a quel momento. In questo modo anche il bambino diviene un essere umano completo, consapevole di dover ricambiare quanto gli è stato dato”.

La prospettiva offerta da Mauss non si deve necessariamente limitare alla riflessione sulla relazione educativa ma può offrire spunti per ripensare la didattica in maniera coerente. Riporto come esempio una tecnica di produzione di attività, che spesso utilizzo nelle scuole dell’infanzia e che si chiama ramificazione. Essa permette di far evolvere l’esperienza del bambino attraverso un uso integrato di osservazione, registrazione della risposta (o delle risposte) e rilancio dell’attività in funzione della risposta data dal bambino. Si parte scegliendo un obiettivo e il contesto dell’esperienza. I contenuti dell’esperienza si struttureranno in corso d’opera, non sono pensati a priori.

L’adulto che sceglie di accompagnare i bambini in un’esperienza ramificata deve essere costantemente in atteggiamento di ascolto (ricevere), per raccogliere qualsiasi elemento di risposta da parte dei bambini (dare) che possa definire un successivo stimolo (contraccambiare) in grado di tracciare un percorso che vada nella direzione dell’obiettivo scelto. 

La ramificazione è una possibile concretizzazione didattica dell’idea maussiana di dono: la connotazione del contesto educativo deriva da un continuo dare-ricevere-contraccambiare in cui ognuno deve fare la sua parte per non interrompere il meccanismo nella sua positiva circolarità. 

Beatrice Andalò

Bibliografia
Marcel Mauss. Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche. Einaudi Editore (Prima edizione italiana 2002)
Donald W. Winnicott. Il bambino, la famiglia e il mondo esterno. Magi Edizioni (Prima edizione italiana 2005)       

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